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giovedì 4 settembre 2014

                        BONSAI OLIVO

L’Olivo è il bonsai italiano per eccellenza: nonostante sia originario del Caucaso, si è diffuso rapidamente in tutti i paesi bagnati dal mediterraneo, diventando il simbolo di questa fortunata parte del globo. 
Il portamento massiccio, le forme contorte che conferiscono un aspetto millenario anche ad esemplari giovani e la possibilità di intervenire nell’impostazione con le tecniche di scortecciatura (jin, shari e sabamiki) rendono questa essenza particolarmente interessante per la coltivazione come bonsai. Inoltre, la naturale “generosità” di questa pianta, che reagisce alle capitozzature con un’abbondantissima emissione di germogli, facilita la formazione di nuove branche, permettendo di modellare il bonsai nella forma voluta. 
Le specie di Olivo sono moltissime, e differiscono soprattutto nella produzione dei frutti, mentre nella struttura, che è quello che interessa il bonsaista, sono tutte abbastanza simili; una differenza evidente esiste solo tra l’Olivo vero e proprio (Olea europea) e l’Olivastro (Olea oleaster) una specie selvatica con foglie più piccole e, quindi, molto adatta alla formazione di bonsai di piccole dimensioni. 

ESPOSIZIONE 
In primavera, periodo in cui l’Olivo inizia a “muoversi”, è conveniente tenerlo in pieno sole: un’adeguata illuminazione permette al bonsai di vegetare con vigore, producendo rami robusti, internodi corti e foglie piccole. 
In estate, invece, l’Olivo può continuare a prendere il sole, ma solo quello della mattina, quindi, si dovrà collocarlo ad est riparato dal sole del pomeriggio. Per compensare la secchezza dell’aria estiva, può giovare al bonsai un sottovaso riempito di ghiaia mantenuta umida, collocato sotto. 
In autunno, ci si può regolare come in primavera, esponendo il bonsai in pieno sole. 
In inverno, nelle regioni del sud si può tenere la pianta all’aperto, in pieno sole; mentre nelle regioni del nord, è opportuno ripararlo dalle gelate collocandola in serra fredda (bisogna ricordare che l’Olivo non sopporta periodi prolungati con temperature inferiori allo zero). 

ANNAFFIATURA 

L’Olivo ama terreni ben drenati, perciò, prima di annaffiare bisogna far asciugare bene il substrato. Inoltre, essendo una pianta sempreverde, l’Olivo va annaffiato anche d’inverno, naturalmente, con intervalli più lunghi tra una irrigazione e l’altra ed avendo l’accortezza di bagnare la mattina, in modo che la notte il terriccio abbia espulso l’acqua in eccesso. 

POTATURA 
Nelle regioni a clima mite, la potatura dell’Olivo può essere effettuata sia d’estate sia d’inverno, dopo la crescita primaverile e autunnale, mentre nelle regioni del nord Italia con inverni più rigidi, conviene potare in estate. In questo periodo, per evitare il “dissanguamento” del bonsai, conviene effettuare la potatura durante il ciclo di luna calante. Quando si potano grossi rami, bisogna ricordarsi che l’Olivo può provocare il “ritiro di linfa”, quindi, per scongiurare il pericolo che un ramo accorciato si secchi completamente, è opportuno lasciare sempre delle foglie all’apice del suddetto ramo, in modo che continuino a “tirare” mantenendo il ramo vitale (quando saranno spuntate le nuove gemme, si potranno eliminare le foglie precedentemente risparmiate). Soprattutto se il bonsai viene rinvasato, è opportuno effettuare un’adeguata potatura della chioma, che compensi l’accorciamento delle radici. I rami più piccoli vanno tagliati con la forbice lunga, mentre quelli più grandi si tagliano con la tronchese concava; inoltre, se dobbiamo eliminare completamente un ramo che parte dal tronco, è opportuno utilizzare la tronchese sferica, in modo da evitare che il callo cicatrizzante si formi all'esterno, creando delle antiestetiche protuberanze. La scelta delle branche da accorciare o da eliminare dipende dallo stile del Bonsai, in ogni caso vanno eliminati quei rami che sviluppano in senso verticale, quelli che si incrociano e, avendo l’Olivo le gemme in coppia, vanno asportati i rami contrapposti. Quando si tagliano rami più grandi di 1/2 centimetro, medicare i tagli con il mastice o lapasta cicatrizzante
PINZATURA 
Al contrario della potatura vera e propria, che si effettua quando il bonsai è in stasi vegetativa, la pinzatura va fatta quando l’Olivo è in piena vegetazione; utilizzando la forbice lunga,  si accorciano i nuovi ramoscelli dopo la prima o la seconda coppia di foglie, in modo da rinforzare i virgulti e ottenere una vegetazione compatta. Inoltre, vanno eliminati completamente i rametti che crescono in posizione perpendicolare e quelli che spuntano dalla base del tronco.

DEFOGLIAZIONE 
Avendo l’Olivo la caratteristica di provocare il “ritiro di linfa” dai rami nudi, la defogliazione è sicuramente una tecnica sconsigliabile per questa pianta. Un’asportazione totale delle foglie porterebbe all’essiccamento di molti rami e allo sviluppo di vegetazione in alcune zone a scapito di altre. 

RINVASO 
Il periodo migliore per il rinvaso dell’Olivo, se ci troviamo in località particolarmente fredde, è a fine inverno. Nelle regioni del centro-sud, invece, si può rinvasare anche in inverno e in estate, l’importante è che il bonsai si trovi in stasi vegetativa, senza nuovi germogli in crescita. Visto che l’Olivo è una pianta a lento sviluppo, i rinvasi vanno effettuati ogni 3-4 anni. L’apparato radicale deve essere ridotto di 1/3 e, come per le altre piante sempreverdi, lasciando integro gran parte del pane radicale. Il substrato deve avere un buon drenaggio, quindi, può essere utilizzata la Terra Akadama assoluta o, meglio ancora, un terriccio contenente sostanza organica (tipo Terriccio Pronto). Ricordarsi di rinvasare solo piante in buona salute e, se l’inverno è particolarmente rigido, proteggere dal freddo gli Olivi appena rinvasati.

CONCIMAZIONE 

La concimazione va effettuata esclusivamente nel periodo vegetativo (marzo-giugno e metà agosto-metà ottobre). utilizzando preferibilmente fertilizzanti a lenta cessione ( tipo Biogold, HanagokoroAburukasu, ecc.) che apportano una cessione costante evitando l’eccessiva concentrazione di sali minerali. 

APPLICAZIONE FILO 
Nell’Olivo, il filo in alluminio ramato può essere applicato in qualsiasi periodo dell’anno, ricordandosi, però, che la corteccia di questa pianta è particolarmente delicata, perciò, prima di applicare il filo, è consigliabile avvolgere i rami con la rafia per evitare che rimangano segnati. Durante la stagione vegetativa vanno effettuati controlli ogni due settimane e se necessario, il filo va immediatamente tolto. Lo spessore del filo deve essere adeguato alla grandezza e alla flessibilità del ramo perciò, conviene disporre di misure diverse. Ricordarsi di avvolgere il filo con una angolazione di 45° (se le spire sono troppo ravvicinate il filo non tiene) partire avvolgendo i rami più grossi e arrivando ai più sottili. Se il filo applicato non riesce a tenere il ramo in posizione si può applicare un’altro filo, l’importante è non farli incrociare. 

Difesa dai parassiti 
Le patologie alle quali può andare incontro l’Olivo sono: Afidi, Cocciniglia e Fumaggine. Una difesa efficace è rappresentata da trattamenti preventivi effettuati ad ogni inizio stagione, con insetticida-anticocciniglia  e anticrittogamico

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